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    Tether, cos’è la società di criptovalute che ha investito nella Juventus

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    (Adnkronos) –
    Tether ha annunciato di aver acquistato una quota di minoranza della Juventus. Il colosso delle criptovalute ha infatti deciso di investire nel club bianconero, rilevandone il 5%: "In linea con il nostro investimento strategico nella Juve, Tether sarà un pioniere nel fondere le nuove tecnologie, come gli asset digitali, l’AI e le biotecnologie, con la consolidata industria dello sport per guidare il cambiamento a livello globale", ha detto il Ceo Paolo Ardoino, "esploreremo le possibilità di collaborazioni innovative e il potenziale per rivoluzionare il panorama sportivo globale".  Tether è una società leader nel campo delle criptovalute e più in generale degli asset digitali. A differenza di altre aziende di criptovalute che in passato hanno investito in Serie A, spesso senza lasciare un bel ricordo, Tether fin dalla sua fondazione, nel 2014, opera prevalentemente sul mercato degli stablecoin, vale a dire criptovalute il cui valore è ancorato a una valuta classica e sono meno soggette quindi alle oscillazioni dei mercati. Per fare un esempio pratico, Tether riceve dollari o euro autentici e in cambio fornisce USDt, ovvero la criptovaluta stabile in questo momento più importante e utilizzata al mondo. In undici anni la crescita della società è stata costante, tanto che nel 2024 è arrivata a fatturare oltre 13 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato che supera i 140 miliardi.  Tether è stata fondata, nel 2014, da Giancarlo Devasini e da Paolo Ardoino, Ceo dell'azienda e colui che ha deciso di investire nella Juventus. I due possiedono il 47% e il 20% della società, che gli ha permesso di arricchirsi a tal punto da entrare nella classifica dei miliardari italiani stilata da Forbes. Devasini si trova addirittura al quarto posto con un patrimonio di 9,2 miliardi di euro, mentre Ardoino è 23esimo con 3,9 miliardi. Ardoino, 39 anni, è nato in provincia di Savona e si è subito appassionato all'informatica. Ha studiato matematica applicata all'informatica all'Università di Genova e ha cominciato a lavorare come ricercatore. Si è trasferito in Svizzera e poi a Londra, dove ha lanciato una start up di servizi tecnologici legati al mondo della finanza. In Tether è entrato nel 2014 come 'chief technology officer', per poi diventarne Ceo nel 2023. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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