(Adnkronos) – "Ti sei mai chiesto se i tuoi reni stanno bene?" Una domanda semplice quella posta in occasione della Giornata mondiale del rene – che si celebra in tutto il mondo il 13 marzo – dalla Fondazione italiana del rene (Fir) e dalla Società italiana di nefrologia (Sin), insieme con l’International Society of Nephrology, per aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute renale. La Malattia renale cronica (Mrc) è una malattia complessa e invalidante che, a causa della mancanza di sintomi, viene diagnosticata tardivamente, quando è già in stadio avanzato. "In Italia e nel mondo, circa il 10% della popolazione adulta è affetta da Mrc – spiega Massimo Morosetti, presidente della Fir e direttore del Reparto di Nefrologia e Dialisi Ospedale Grassi di Roma – e la maggior parte non ne è consapevole. Si può perdere fino al 60-80% della funzionalità renale prima che si manifesti qualsiasi sintomo, momento in cui l’efficacia terapeutica si riduce notevolmente e la terapia sostitutiva diventa sempre più probabile. La Giornata mondiale del rene è una campagna di sensibilizzazione volta ad aumentare la consapevolezza dell’importanza dei nostri reni, con iniziative di informazione sui comportamenti preventivi e screening gratuiti per identificare le persone a rischio". Negli ultimi 30 anni, il numero di nuovi casi di dialisi è aumentato del 43%. Contestualmente è aumentata del 41% la mortalità relativa alla Mrc, e si stima che nel 2040 sarà la quinta causa di morte nel mondo. Queste le premesse e il motore per un’attività di sensibilizzazione e screening della popolazione che mira ad aumentare conoscenza e consapevolezza generale, per diagnosi precoci negli ambulatori di medicina generale e interventi terapeutici tempestivi in Nefrologia. Sebbene la Mrc sia una patologia cronica pandemica, con numeri superiori a quelli di diabete, tumori e malattie cardiovascolari è stata a lungo messa in secondo piano rispetto alle priorità sanitarie. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) elenca infatti le malattie cardiache, l'ictus, il cancro, il diabete e le malattie polmonari croniche come le prime cinque malattie croniche non trasmissibili (Mcnt) che causano morte prematura e disabilità .  "Un gap – sottolinea Luca De Nicola, presidente della Società italiana di nefrologia e professore ordinario Università Vanvitelli di Napoli – che ha portato nel corso degli anni a una scarsa consapevolezza, a un'allocazione inadeguata delle risorse e a un accesso limitato alle cure. Basti pensare che milioni di persone ogni anno muoiono nel mondo per mancanza di accesso alla terapia salvavita. Gli elevati costi sanitari, sociali e umani della Malattia renale cronica evidenziano l’urgente necessità di strategie globali per combattere le malattie renali in fase precoce. Ai costi in termini di vite umane si sommano infatti i costi relativi alla dialisi che, in Italia, possono arrivare sino a 45.000 euro a paziente per anno. Una cifra che – considerando la popolazione italiana in dialisi – si traduce in 2,5 miliardi di euro all’anno". Inoltre, la prevalenza delle malattie renali è in costante aumento. Una tendenza destinata a peggiorare a causa dei cambiamenti demografici, dell'epidemia di obesità e dell'impatto dei cambiamenti climatici. "Le nuove possibilità terapeutiche offerte dalla ricerca scientifica, come gli inibitori Sglt2, gli antialdosteronici non steroidei e gli agonisti del recettore Glp-1, mostrano promettenti risultati nel rallentare la progressione della Mrc e nel mantenere la salute renale, ma – prosegue De Nicola – è necessario agire in fase precoce di malattia per massimizzare l’efficacia terapeutica. E per farlo bisogna agire in modo proattivo stringendo una collaborazione fattiva tra nefrologi e medici di medicina generale". In questo quadro si inserisce la dichiarazione congiunta rilasciata dalla comunità scientifica globale per il riconoscimento delle malattie renali come attori principali nel panorama delle malattie croniche non trasmissibili, volta a dare priorità alla salute renale per salvare vite, ridurre la sofferenza e promuovere l'equità sanitaria. In occasione della Giornata mondiale del rene, molte le iniziative di screening gratuite e di sensibilizzazione promosse dalla Fir e dalla Sin. Tra le iniziative promosse per il 13 marzo (tutte consultabili, regione per regione, attraverso la mappa interattiva sul sito della Fir), 'Porte aperte in Nefrologia': attività di screening gratuiti nei centri di nefrologia e/o dialisi (visita, misurazione pressione arteriosa, esame urine); screening e consulti gratuiti (visita, misurazione pressione arteriosa, esame urine) negli ospedali, nei centri commerciali, nelle piazze, nei centri di accoglienza, nei centri sportivi/palestre; 'Progetto scuole e informazione' : attività di screening gratuiti (visita, misurazione pressione arteriosa, esame urine) e di informazione negli istituti scolastici aderenti all’iniziativa; attività si sensibilizzazioni nelle farmacie e negli ambulatori di medicina generale con distribuzione di materiali informativi; punti informativi e monumenti illuminati. Infine le 8 regole d'oro per ridurre il rischio di sviluppare malattie renali:1. tieniti in forma, sii attivo; 2.segui una dieta sana; 3.controlla e monitora i tuoi livelli di zucchero nel sangue; 4. controlla e monitora la tua pressione arteriosa; 5. assumi un adeguato apporto di liquidi; 6. non fumare; 7. non assumere regolarmente e senza controllo medico medicinali antifiammatori/antidolorifici da banco; 8. se hai uno o più dei fattori di rischio (obesità , diabete, pressione arteriosa alta, cardiopatia) fai controllare la tua funzionalità renale.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)