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    Scuola, stop asterisco e schwa nelle comunicazioni ufficiali: la circolare

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    (Adnkronos) – Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha inviato a tutte le scuole una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali è "imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana". L’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco (*) e lo schwa (É™), è in contrasto con le norme linguistiche e "rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale". L’Accademia della Crusca, si legge in una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, "ha, infatti, più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi. L’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace". Il ministero invita, pertanto, tutte le istituzioni scolastiche a "mantenere l’uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti". "Non solo è condivisibile e apprezzabile ma è anche corretta dal punto di vista linguistico". Così lo storico della lingua italiana Claudio Marazzini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca, in una dichiarazione all'Adnkronos, giudica la circolare del ministero. "Nelle comunicazioni ufficiali – spiega il professor Marazzini – occorre sempre mantenere la regolarità della lingua italiana, utilizzando la sua forma ufficiale, cioè la sua forma grammaticale standard, accettata e compresa da tutti i parlanti". "Fa piacere che il ministero richiami le indicazioni dell'Accademia della Crusca formulate durante la mia presidenza con il parere del 9 marzo 2023 reso al comitato pari opportunità del consiglio direttivo della Corte di Cassazione per indicare la necessità di chiarezza e uniformità nella comunicazione istituzionale", aggiunge l'illustre linguista. In quel parere l'Accademia della Crusca afferma: "Va dunque escluso tassativamente l'asterisco al posto delle desinenze dotate di valore morfologico. Lo stesso vale per lo scevà o schwa".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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